Quando sono più di destra del nostro governo di destra

Non so voi, ma per me quando viene eletto un governo di destra è una specie di calamità naturale, una sciagura inevitabile che periodicamente si presenta, che si spera duri poco e di cui dovremo poi rimediare ai danni successivamente, sperando che non siano troppo ingenti.

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Siamo tutti pacifisti

L’omino Lego di Zelensky. Bello vero? E’ preoccupato perché non gli piace il titolo di questo articolo

E’ un po’ che sono al mondo, e mai ho incontrato una persona che si sia detta a favore della guerra. Da bambino ho imparato che la guerra piace solo al generale di De Gregori e, ovviamente, allo stragenerale Bombone Sparone Pestafracassone e al Mortesciallo Von Bombonen Sparonen Pestrafrakasson del racconto di Gianni Rodari. Ma a noi la guerra non piace perché abbiamo capito che è brutta anche se l’hanno vissuta solo i nostri nonni, nemmeno i genitori. La cosa strana appunto è che ormai pochissimi di noi ne hanno una esperienza personale, a meno di essere molto vecchi o soldati. Sia io che queste persone che incontro viviamo in un contesto più unico che raro: una bolla spaziotemporale di decine di lustri e migliaia di chilometri senza guerre! Voglio dire: le guerre sono sempre successe a casa nostra, una più orrenda dell’altra, ed era molto difficile che un mio antenato padano di qualsiasi epoca storica potesse morire di vecchiaia senza che rimanesse coinvolto in una guerra qualsiasi.

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Al piccolo talebano che c’è in ogni persona

Questa storia dei talebani in Afghanistan non piace proprio a nessuno. Per primi non piace a tutti gli afghani che non sono talebani, ma oltre a loro non piace alla sinistra, perché ha già visto che i talebani hanno poco rispetto dei diritti delle donne e in generale di tutti quelli che non sono talebani e che sono meno armati di loro. Non piace alla destra perché genera nuove ondate di migranti con la barba e vestiti che sembrano tutti terroristi, che vengono a chiedere a casa nostra quei diritti elementari che gli vengono negati a casa loro. E’ quel tipo di atteggiamento che la destra giudica subito come arrogante e poco rispettoso delle nostre radici cristiane.

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Era meglio quando i computer erano stupidi

Un computer talmente vecchio che il suo informatico indossava ancora giacca e cravatta

Non voglio fare il vecchio nostalgico, ma credo fortemente in quello che ho scritto nel titolo.

Una volta i computer erano enormi, lenti e molto stupidi. Facevano poche cose: alcune inutili, tipo fare le somme. Altre importantissime, come aiutare gli inglesi e i loro alleati a vincere la guerra contro i nazisti. Certo, il computer non essere assolutamente intelligente: era solo programmato molto bene dal signor Alan Turing e dalla sua squadra.

Quando siamo andati sulla luna erano ancora molto stupidi e costosi ma alcuni erano più piccoli. Uno è pure andato sulla luna, o qualcosa del genere, e ne consegue che non pesava come una locomotiva. Comunque non ci fidavamo troppo di loro e a fare i calcoli erano ancora dei cervelli umani sopraffini, pur con tutte le loro tare biologiche.

Poi i computer sono diventati meno costosi, ma sempre molto stupidi. Se non altro hanno iniziato a fare cose molto comode anche per la nostra quotidianità e all’apparenza pure un po’ intelligenti, tipo farci diventare matti con gli enigmi pirateschi di Monkey Island.

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l’umanità divisa tra chi si informa e chi sa già tutto e non ne ha bisogno

Mai come ora mi accorgo di come l’umanità si sta dividendo in due.

Da un lato ci sono quelli che hanno imparato cosa è l’anidride carbonica come pure che ne stiamo producendo molta di più di quella che il nostro pianeta può sopportare, che controllano le fonti di quello che leggono in Internet e che tutte le volte che sentono la frasi come

l’ho letto su Facebook!

la catalogano automaticamente come immondizia quasi sicura e mettono chi l’ha pronunciata nella lista delle persone imbarazzanti da cui prendere le distanze. Per le persone come me può anche risultare offensivo che gli ci si debba sottolineare la differenza tra

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Su quelli che rompono le targhe alle persone morte

Oggi al radiogiornale si parlava di quelli che hanno rotto una targa, questa qui:

https://www.lastampa.it/milano/2020/02/03/news/milano-rotta-la-targa-del-comune-che-ricorda-pinelli-1.38419526

Chiaramente non ci piace quando qualcuno rompe le cose degli altri: ci hanno insegnato che non si fa. In questo caso poi non hanno rotto una panchina del parco perché ci sono saliti sopra in quarantadue: hanno rotto una targa dedicata ad un uomo morto. Ci viene da pensare che non siano solo dei cretini con aspirazioni circensi, quanto degli individui razionali con una volontà propria. La giornalista cercava proprio le ragioni del gesto in una delle parole sotto il nome e cognome del ricordato: gli dava fastidio che fosse anarchico? Oppure partigiano? Non ha preso in considerazione ferroviere, il che è pure strano, di questi tempi: delle tre categorie umane incise è quella che personalmente mi indigna di più, anche se non al punto di andare al cimitero a danneggiare tutte le lapidi dei defunti dipendenti delle FFSS.

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Alcune proposte per salvare un casinò fallimentare

In questi giorni ho sentito alla radio che il Casinò di Campione d’Italia sta fallendo, o magari ora che finisco l’articolo è pure già fallito. E’ una notizia controversa: da un lato sono triste che 600 persone in un comune di 2000 perdano il lavoro. Un po’ come se chiudessero di colpo tutti i ministeri di Roma. Però mi viene da dire che è pur sempre un casinò, quindi un’attività che lucra su una forma di stupidità umana, ovvero la ludopatia. Magari il casinò di Campione non fa danni come le innumerevoli macchinette mangiasoldi, sale bingo e sale scommesse che il nostro ministero dell’economia ha sparpagliato su tutto il territorio nazionale, lasciando che fossero poi i ministeri della salute e degli interni a gestirne le conseguenze. In uno stato che vuole vantarsi di essere moderno e sociale il gioco d’azzardo è per forza una cosa brutta ed illegale, e noi stiamo facendo finta che se viene gestita in un certo modo con delle ridicole restrizioni in realtà va tutto bene, e possiamo considerare di avere la coscienza pulita.

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