Quello che sarebbe normale (parlando di politica e ambiente)

Ogni tanto vincono i partiti di destra. E’ normale che ci sia un po’ di alternanza, anche se spaventa un po’ il fatto che non sia tanto il centrodestra, come succedeva in passato, ma proprio la destra, con tutte le sue oscure memorie dal passato. Una delle due stampelle è di centrodestra, ma visti i numeri credo che cambi molto poco. Quindi un po’ tutti ci stiamo chiedendo cosa voglia dire avere la destra al governo.

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Il pedalatore pazzo

Da quando vado al lavoro in bicicletta ho molto più tempo per pensare: circa un’ora al giorno! Questo succede perché mentre pedalo non ascolto la radio come facevo in macchina e non chiacchiero con eventuali altri passeggeri: la mia principale occupazione è proprio pedalare e ovviamente evitare di finire sotto le ruote di un’automobile. Sono comunque cose che riesco a fare senza troppi sforzi mentali su gran parte del percorso, ed ecco quindi che per un’ora al giorno posso pensare liberamente a quello che mi passa per la testa.

Avere tutto questo tempo per pensare mi ha portato a comprendere una cosa strana, che neanche a dirlo è proprio una considerazione sui mezzi di trasporto: durante i miei spostamenti incontro altri ciclisti, ma sono molto, ma molto di meno delle automobili che mi sfrecciano continuamente e rumorosamente accanto. Non solo questo: di tutti i ciclisti che incontro ce ne sarà uno al massimo che ha l’aria di aver preso la bici per andare a fare qualcosa da qualche altra parte come faccio io. Il tipico ciclista che incontro è quello che ha indossato la sua sexy tutina aderente e si è messo a gironzolare a caso per le strade senza altro scopo che non quello di farsi un giro. Non è sbagliato, ma c’è una differenza di fondo tra me e lui: io sto togliendo una automobile dalla strada, la mia, mentre lui sta aggiungendo un ingombro. Magari è pure uno che la bici la usa solo per spassarsela ma poi al lavoro ci va ancora in macchina.

Quindi quello che penso è questo: usare la bici per andare da un posto all’altro è una cosa stranissima più o meno per chiunque, mentre la cosa giudicata normale è di usare un’automobile. La prova di questo è una serie di strane battute che devo subire e conversazioni che devo sostenere con più o meno chiunque mi veda con un caschetto in testa. A riassumere tutti dialoghi imbarazzanti cito una mia amica divertita che un giorno mi ha sbattuto in faccia il suo:

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Qualli a cui piacciono i razzi

Da un po’ di tempo molte persone e organizzazioni si sono di nuovo interessate allo spazio extraterreste. Ci sono organizzazioni nazionali e sovranazionali storiche ma anche emergenti e ovviamente c’è lui, Elon Musk, che per la sua passione per i razzi sembra pure trascurare un po’ quelle cose che gli hanno dato i soldi per portarla avanti. A volte mi viene da pensare che abbia creato un impero dell’elettrico non tanto per salvare il pianeta dai motori a combustione, ma per potersi divertire con il suo costosissimo hobby spaziale. Ha già detto che su Marte vuole andarci personalmente e il prima possiblie. Non so bene a fare cosa, visto che al momento è un pianeta che anche se non è apertamente contrario alla vita come altri pianeti, sicuramente non è ospitale. Magari vuole essere il primo uomo a nascere terrestre a morire marziano, o forse vuole dare un nome legittimamente extraterreste al suo secondo figlio. Il primo ha una nome che pare l’abbia scelto il gatto camminando sulla tastiera, quindi un bel nome orgogliosamente marziano per il secondo può essere solo che migliore.

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Quella cosa strana che è diventata l’estrema destra

Sono cresciuto in un periodo storico in cui mi hanno insegnato che a sentir dire Estrema destra subito bisognava pensare a quell’orribile persona qui

Siccome non volevo l’orribile persona sul mio sito Internet, l’ho celata usando questo volantino d’epoca. Per trovarla dovete stampare il foglio e risolvere il gioco da voi da voi

per tutte le cose orribili che ha fatto, un po’ come se fosse tutta colpa sua e che se non ci fosse stato lui non sarebbe successo assolutamente niente. Dopo di che bisognava pensare a quei tipi, di solito maschi, rasati e minacciosi, che nonostante ogni evidenza e decenza continuano ad adorarlo secondo una loro strana versione alternativa della storia.

Gente come questa qui, giusto per capirci:

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l’umanità divisa tra chi si informa e chi sa già tutto e non ne ha bisogno

Mai come ora mi accorgo di come l’umanità si sta dividendo in due.

Da un lato ci sono quelli che hanno imparato cosa è l’anidride carbonica come pure che ne stiamo producendo molta di più di quella che il nostro pianeta può sopportare, che controllano le fonti di quello che leggono in Internet e che tutte le volte che sentono la frasi come

l’ho letto su Facebook!

la catalogano automaticamente come immondizia quasi sicura e mettono chi l’ha pronunciata nella lista delle persone imbarazzanti da cui prendere le distanze. Per le persone come me può anche risultare offensivo che gli ci si debba sottolineare la differenza tra

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Il lavoro ieri, oggi e nel mondo che verrà per quelli che lavorano seduti su una sedia o sul sedile di una automobile

Un ingorgo a croce uncinata, affascinante da guardare ma meno quando si contribuisce a realizzarlo

E’ da un po’ che lavoro da casa. Mi hanno detto da poco però che a breve si debba rientrare a farsi vedere almeno un po’ dai capi e da quelli che a casa a lavorare non ci sono mai stati. Questo perché va bene tutto, ma la videoconferenza non è la stessa cosa di condividere la stanza e le infezioni con i propri colleghi. L’idea di tornare ad indossare pantaloni e scarpe già mi manda un po’ nel panico, figuriamoci quella di lavorare con guanti, mascherina e colleghi poco rispettosi degli spazi altrui.

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