Il peggior sistema di governo (con l’esclusione degli altri)

Fin da bambini ci viene spiegato quanto siamo fortunati a vivere in una democrazia: ognuno di noi può dire la sua eleggendo quasi tutto, una volta che ne ha il diritto: sindaci, governatori, capiclasse, capitani della squadra di calcetto, deputati e senatori. Stranamente mancano i presidenti, vai a capire come mai. Se prendiamo l’Europa ormai la democrazia è il sistema più diffuso, e pure le monarchie permettono al popolo di votare. Come a dire che ci sono ancora alcuni re o regine a comandare, ma solo perché le loro dinastie non si sono comportate in modo spudoratamente vergognoso in tempi recenti e perché ci sono altri che vengono eletti e decidono le cose importanti al posto loro. Come monarchia assoluta in Europa rimane solo il Vaticano, ma questa è un’altra storia. Tolti preti e vescovi che ci tengono al loro sistema di governo medievale, cosa può andare male con un governo che scegliamo noi stessi, in libertà?

A quanto pare tutto quanto: da un po’ di tempo leggo e sento notizie in giro che mi fanno covare sentimenti antidemocratici, che potrebbero riassumersi tutte in una considerazione:

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Il lavoro ieri, oggi e nel mondo che verrà per quelli che lavorano seduti su una sedia o sul sedile di una automobile

Un ingorgo a croce uncinata, affascinante da guardare ma meno quando si contribuisce a realizzarlo

E’ da un po’ che lavoro da casa. Mi hanno detto da poco però che a breve si debba rientrare a farsi vedere almeno un po’ dai capi e da quelli che a casa a lavorare non ci sono mai stati. Questo perché va bene tutto, ma la videoconferenza non è la stessa cosa di condividere la stanza e le infezioni con i propri colleghi. L’idea di tornare ad indossare pantaloni e scarpe già mi manda un po’ nel panico, figuriamoci quella di lavorare con guanti, mascherina e colleghi poco rispettosi degli spazi altrui.

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Videoconferenze e campanili

Achille, di gran lunga il mio Campanile preferito, grazie Wikipedia

Non si fa che parlare di videoconferenze: mai come in questo periodo, causa virus, ne stiamo facendo tantissime. Certo: sto parlando di chi lavora in ufficio e può farlo da casa: non credo che categorie sociali come macellai, borseggiatori o becchini potranno mai svolgere il loro lavoro da casa. Sembra però che quella vaga tendenza di spostare il proprio lavoro a casa che era un processo timido e lentissimo fino ad alcuni mesi fa, ha subito una accelerata impensabile, e di questo noi telelavoranti ne siamo molto contenti.

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