Era meglio quando i computer erano stupidi

Un computer talmente vecchio che il suo informatico indossava ancora giacca e cravatta

Non voglio fare il vecchio nostalgico, ma credo fortemente in quello che ho scritto nel titolo.

Una volta i computer erano enormi, lenti e molto stupidi. Facevano poche cose: alcune inutili, tipo fare le somme. Altre importantissime, come aiutare gli inglesi e i loro alleati a vincere la guerra contro i nazisti. Certo, il computer non essere assolutamente intelligente: era solo programmato molto bene dal signor Alan Turing e dalla sua squadra.

Quando siamo andati sulla luna erano ancora molto stupidi e costosi ma alcuni erano più piccoli. Uno è pure andato sulla luna, o qualcosa del genere, e ne consegue che non pesava come una locomotiva. Comunque non ci fidavamo troppo di loro e a fare i calcoli erano ancora dei cervelli umani sopraffini, pur con tutte le loro tare biologiche.

Poi i computer sono diventati meno costosi, ma sempre molto stupidi. Se non altro hanno iniziato a fare cose molto comode anche per la nostra quotidianità e all’apparenza pure un po’ intelligenti, tipo farci diventare matti con gli enigmi pirateschi di Monkey Island.

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Il diritto di andare a messa e quello di giocare a tennis

Da oggi non posso più giocare a tennis, per il rischio di contagio. In compenso posso andare a messa. Non che intenda farlo, certo, ma a quanto pare le mie esigenze spirituali vengono prima di quelle sportive.

E’ scritto qui, sul sito del governo:

http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/Dpcm_3_novembre_2020.docx

all’articolo 1, comma 9 lettera p:

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Ma il corpo e il sangue di Cristo sono generi alimentari di prima necessità?

Purtroppo da domani siamo di nuovo in clausura. Quest’estate ci eravamo illusi che era sufficiente dire che sarebbe andato tutto bene e che così sarebbe stato, ma che potevamo comunque divertirci in spiaggia, in piazza e ai tavolini all’aperto dell’osteria. Ce l’eravamo pure meritato perché eravamo stati bravini prima di tutti mentre gli altri, quelli arrivati dopo, stavano molto peggio di noi, soprattutto quegli zoticoni dei francesi. Ma il virus era sempre lì in giro, a lavorare nell’ombra. Niente da fare: siamo punto e a capo.

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