Polemiche spigolatrici

Ultimamente si parla molto di statue femminili. Si è iniziato notando che a Milano tutte le statue sparse in giro per la città sono dedicate a maschietti: maschietti musicisti, maschietti condottieri, maschietti politici, ma tutti maschietti. Ce ne siamo accorti proprio quando veniva inaugurata la prima e unica statua di donna, Cristina Trivulzio di Belgiojoso, in Piazza Belgiojoso. E’ in centro a Milano ed è pure la sua piazza, direi perfetto. Forse non è stato pure così difficile pensare a lei. In un colpo solo Milano è passata da una rappresentanza femmiline di 0/121 (0%) a 1/121 (0,83%), ma con un interessante aumento percentuale di ∞.

A portare avanti il discorso sulle statue femminili ci pensa la città di Sapri, quella della spigolatrice. Eccola qua:

Come potete vedere, è una statua di bronzo molto bella e le personalità politiche presenti, tutti uomini, sembrano apprezzarne particolarmente la forma. Colpisce il fatto che questa spigolatrice sembra sia uscita di casa a per salutare l’arrivo dei 300 di Pisacane senza biancheria intima e indossando una abito talmente aderente che sembra appena uscita da un concorso di miss sottoveste bagnata.

Come al solito in questi casi si scatena una polemica sterile. Chi attacca dice che abbiamo questo vizio di rappresentare le donne troppo sessualizzate. Chi difende dice che se anche sei una spigolatrice, comunque non puoi astenerti di farci vedere la forma del tuo sedere più o meno per questi motivi qui:

  1. E’ un bel sedere
  2. A noi maschi piace così

Motivi incontestabili a detta di molti, in particolare del suo creatore, lo scultore maschio Emanuele Stifano, che da Facebook dice che se era per lui la faceva direttamente nuda, a scanso di equivoci. Accusa pure chi critica di non conoscere le forme delle donne del sud. Sto ancora pensando a quale sia la grossa differenza di forma con le donne del nord, ma forse sono ignorante anch’io. Forse che al nord fa più freddo e si vestono con abiti più pesanti, chi lo sa.

Da pastafariano non posso che essere d’accordo: il nostro Spaghettoso Creatore ci ha forniti di corpi fatti per piacere a noi stessi e agli altri, quindi dispiace doverli nascondere per il senso del pudore altrui. Se una persona si sente particolarmente accaldata o confidente deve essere libera di esprimere il suo senso di libertà. E ovviamente le altre persone non devono interpretare questa libertà con un desiderio di accoppiamento forzato, solo perché appartengono a culture più primitive. Non possiamo sapere se la spigolatrice originale sarebbe lusingata o meno di questa nuova statua che la ritrae in questo modo forse un po’ troppo promiscuo per una donna vissuta 200 anni fa nel Mezzogiorno, ma facciamo finta di sì. Per senso del dovere però d’ora in poi bisognerà rappresentare anche gli altri eroi del risorgimento vestiti allo stesso modo. Siamo tutti d’accordo, no? Io stesso non vedo l’ora di ammirare la prima statua di Garibaldi con indosso solo un leggero e sensuale pareo e la spada alzata.