Campane moleste

fra-martino

Abitare in centro al paese è bello, per tanti motivi, tipo che per fare una bella passeggiata non si deve prendere la macchina.

Abitare in centro può però essere anche brutto, se si ha a che fare con un campanile.

Il campanile è un edificio tutto particolare, uscito direttamente dal medioevo. Serviva a comunicare gli orari della vita religiosa e privata degli antichi cristiani, sprovvisti di orologio. Per la più classica delle tradizioni che siccome si è sempre fatto così, allora andiamo avanti senza pensarci troppo, non vi è chiesa che non venga costruita senza campanile, e non vi è campanile che non tenga fede al suo nome ospitando sulla sua cima un po’ di campane. A questo punto le campane possono comunicare a tutto il paese i loro messaggi, che più o meno sono questi:

  • serie di rintocchi bassi a distanza di circa un secondo, seguiti eventualmente da rintocchi più alti: è il segnale orario. I primi sono le ore, gli altri i quarti d’ora o le mezzore a seconda della convenzione del luogo.
  • Rintocchi alti e distanti: è la chiamata al rito, fatta in genere pochi minuti prima. Magari chi è ancora in casa arriverà tardi, a meno che non sia un sacrestano ritardatario, ma può essere utile per chi sta leggendo il giornale al bar della piazza, o è indeciso se parcheggiare o meno in seconda fila
  • Scampanate di sabato mattina: una coppia ha deciso nonostante tutto di sposarsi in chiesa, per far contenta la vecchia zia bigotta, ma zitella e benestante
  • Rintocchi funerei: è morto qualcuno. Forse la zia qui sopra, alla notizia che l’ultimo nipotino rimasto è gay ed è andato a sposarsi in Friuli

Più ancora altri segnali vari ed eventuali, ad indicare cerimonie, feste comandate e quant’altro. Ce n’è per tutti i gusti.

Uno di questi segnali in particolare mi risulta molesto ed incomprensibile. L’ho chiamato la scampanata fracassona e senza senso a 20 alle 7 di mattina. Proprio non ne colgo il significato: la prima messa è alle 7, ed è ovviamente dotata già dei suoi rintocchi di rito a 5 alle 7. La scampanata fracassona è un’altra cosa. In particolare:

  • non sembra seguire nessuna regola di armonia: forse si tratta di musica dodecafonica, ma è più probabile che sia solo cacofonica
  • è sempre uguale nel suo fracasso, quindi anche se potrebbe far pensare ad un collaudo mattutino del parco campane ad opera di un diacono pazzo, in realtà segue una sua misteriosa costanza
  • è rumorosissima. l’attacco in particolare viene fatto da quasi tutte le campane contemporaneamente, per poi proseguire in una sbrodolata furiosa di ardite dissonanze. Una spiegazione verosimile è che è passato un po’ di tempo dall’ultima volta che hanno fatto la pulizia dello spartito nel tamburo rotante della macchina campanaria, e nel frattempo ci siano finite alcune generazioni di mosche morte ad arricchire la melodia iniziale. Qualcosa del genere:
Il Signore delle  Mosche ha colpito ancora
Il Signore delle Mosche ha colpito ancora
  • è una gran rottura di scatole: molta gente a quell’ora è già sveglia, come il sottoscritto, ma c’è chi può dorme ancora volentieri, come la mia amata, o chi potrebbe dormire ancora un poco, ma al primo rumore si sveglia con grande entusiasmo e voglia di fare, come il nostro pirata di due anni, costringendo tutta la famiglia all’inizio ufficiale delle attività
  • c’è anche di sabato e domenica, giorni in cui tutti vorremmo dormire un po’ di più, e ci troviamo invece ad intonare un’ode mattutina per voci e campane a base di bestemmie ed imprecazioni

Non ho ben chiaro se queste scampanate ci siano tutte le mattine o se invece coincidano con eventi particolari dell’anno liturgico dei cattolici. So solo che da quando fa molto caldo e le finestre stanno aperte di notte, la mattina la sveglia è questa qui. Che poi sfortuna vuole che la posizione della finestra della camera da letto dell’infante filibustiere particolarmente esposta:

Il campanile molesto, ben visibile dalla finestra
Il campanile molesto, ben visibile dalla finestra

Insomma, un po’ è sfortunato. O meglio: lo siamo noi, visto che lui prende sempre la sveglia mattutina con un certo entusiasmo. Ma non intendo farlo dormire in cucina o in bagno solo per via di un prete con un concetto un po’ medievale sui disturbi alla quiete pubblica.

Quindi, dopo una breve navigazione nei mari procellosi dell’Internet sono approdato, come spesso accade, sull’isola di rancorosa serenità dell’ateismo italiano. Qui ho trovato conforto ed assistenza al mio problema in una pagina intitolata, neanche a dirlo, campane.

La spiegazione della questione è semplice: in Italia vige il concordato tra chiesa e stato. Lo stato è quello italiano, e la chiesa è quella cattolica, in situazione di privilegio. Se un muezzin si mettesse a salmodiare 5 volte al giorno da un balcone in centro al paese, sicuramente le autorità interverrebbero con più zelo che non a legare delle campane spaccatimpani.

Secondo il concordato, il parroco di turno può molestare tutto il paese con il suono delle campane esclusivamente durante le celebrazioni di un rito. Quindi, se c’è una messa alle 3 di notte, allora può renderne partecipe tutti quelli che per un motivo o per l’altro non sono riusciti a parteciparvi. Altrimenti deve rispettare le regole sull’inquinamento acustico. Anche lui, come ogni altro bravo cittadino. A 20 alle 7 di messe non ce ne sono, grazie al Flying Spaghetti Monster, quindi niente scampanate moleste, per favore.

A questo punto si può chiedere un intervento dell’ASL o dell’ARPA. Ma la cosa migliore, suggeriscono gli amici miscredenti dell’UAAR, è di fare intervenire il comune, che così si sobbarca lui le questioni tecniche. Basta chiedere il modulo e il resto viene da sé.

Gli amici dell’UAAR hanno prontamente risposto alla mia lettera per la richiesta del modulo da mandare al sindaco del paese, ed io l’ho adattato alle mie esigenze. Ecco qui quello che è stato infilato nella busta della raccomandata per il sindaco:

Campane moleste: un documento per il sindaco
Campane moleste: il documento per il sindaco

Qui il testo ad uso dei copia ed incolla:

Al Sindaco
del Comune di Gussago

a mezzo raccomandata a/r
Oggetto: immissioni acustiche provocate dal suono di campane della parrocchia di Santa Maria Assunta – richiesta di intervento.
Dalla nostra abitazione, sita in piazza Enrico Morganti 42 a Gussago, ci troviamo in una condizione di forte disagio dovuto al frastuono generato dal campanile della parrocchia di Santa Maria Assunta, sita in via Don Mongotti 1. In particolare ci siamo resi conto che, dovendo tenere le finestre aperte per il caldo, è già il terzo giorno di fila ad oggi che le campane iniziano a suonare all’impazzata alle 6 e 40 di mattina. La cosa ci disturba particolarmente, avendo noi un bambino di quasi due anni che viene sistematicamente svegliato da questo fracasso. La camera da letto del piccolo è posizionata proprio in vista del campanile molesto.

Tali immissioni sonore appaiono superiori ai limiti di cui al d.P.C.M. 14 novembre 1997, recante la Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.

Si ricorda che anche le immissioni sonore prodotte dalle campane sono tenute a rispettare i limiti di legge, dal momento che nessuna disposizione esonera le chiese dall’osservanza di tale normativa, come del resto ha più volte riconosciuto la giurisprudenza civile e penale.

Si ricorda inoltre che il Comune, ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. g) e dell’art. 14, comma 2, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, Legge quadro sull’inquinamento acustico, è tenuto a svolgere il servizio di vigilanza per l’inquinamento acustico derivanti da sorgenti fisse.

Pertanto si invita codesta amministrazione a verificare, anche attraverso le competenze tecniche delle agenzie regionali dell’ambiente, se le immissioni sonore generate dalle campane della parrocchia di Santa Maria Assunta superino i livelli massimi consentiti dalla legge; ad attivare il proprio potere sanzionatorio in materia; ad adottare tutti i provvedimenti necessari, anche ai sensi dell’art. 9 della legge n. 447 del 1995, per garantire la tranquillità e la salute delle persone, pregiudicate dall’inquinamento acustico proveniente dalla suddetta sorgente.

Avverte che, in difetto di un sollecito intervento di codesto Comune, si agirà contro l’inerzia dell’amministrazione.

Con osservanza.

6/6/2015
Devoto Alberto

Mi piace il concetto di mettere il sindaco contro il prete, in un moderno scontro tra potere secolare e temporale, impero contro papato, persona eletta dal basso democraticamente contro persona nominata dall’alto per intercessione divina. Sempre che il sindaco faccia il suo dovere, ma per questo l’UAAR ha aggiunto giusto un’ultima frase minacciosa appena sopra la firma. Questo probabilmente per le esperienze passate riportate sulla loro pagina in cui alcune giunte si sono rivelate particolarmente baciapile nei confronti dei diritti dei preti di esercitare la loro rumorosa arroganza. Ma, si sa, questi politici sono sempre a caccia di voti, e da quelle parti se ne trovano parecchi.

Che si fa? Si aspetta la risposta del sindaco, massimo sessanta giorni. Ne parleremo quindi tra massimo sessanta concerti.