In questi giorni ho sentito alla radio che il Casinò di Campione d’Italia sta fallendo, o magari ora che finisco l’articolo è pure già fallito. E’ una notizia controversa: da un lato sono triste che 600 persone in un comune di 2000 perdano il lavoro. Un po’ come se chiudessero di colpo tutti i ministeri di Roma. Però mi viene da dire che è pur sempre un casinò, quindi un’attività che lucra su una forma di stupidità umana, ovvero la ludopatia. Magari il casinò di Campione non fa danni come le innumerevoli macchinette mangiasoldi, sale bingo e sale scommesse che il nostro ministero dell’economia ha sparpagliato su tutto il territorio nazionale, lasciando che fossero poi i ministeri della salute e degli interni a gestirne le conseguenze. In uno stato che vuole vantarsi di essere moderno e sociale il gioco d’azzardo è per forza una cosa brutta ed illegale, e noi stiamo facendo finta che se viene gestita in un certo modo con delle ridicole restrizioni in realtà va tutto bene, e possiamo considerare di avere la coscienza pulita.
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