Ieri pomeriggio un mio collega all’improvviso sbotta:
Certo che in Lombardia c’è ancora un 8% per cento che vota Forza Italia!
Accidenti, è proprio così. Di tutte le cose che più ci ha sorpreso delle regionali c’è proprio questa cosa qua: in Lombardia una persona ogni 12 e mezzo vota ancora Forza Italia, nonostante tutto quello successo in questi anni e nonostante il fatto che la persona attorno alla quale è stato incollato il partito sia un vecchio rintronato senza il senso della realtà, un depravato che passa dal promettere un pullman di, diciamo, intrattenitrici del sesso (non ha usato questa espressione) ai giocatori della sua squadra se vincevano con la Juventus (non so se ha mantenuto) al cercare di venderci la sua realtà alternativa in cui Putin è una povera vittima costretta a subire con provato senso del dovere le angherie di quel signore dell’Ucraina. Strano davvero. Ero pronto ad accettare la larga vittoria della destra, ma questi voti qui proprio non li capisco.
Se però guardo i vari partiti ci sono tante altre stranezze senza molto senso, come ad esempio la Lega e il Movimento 5 Stelle. Anche qui, come Forza Italia, sono due realtà che hanno vissuto dei fasti più o meno lontani nel passato e ora combattono principalmente per ricordare all’Italia che esistono ancora, nonostante abbiano dimostrato di avere perso. Sono tutti partiti in declino inesorabile che hanno avuto la loro occasione, a volte pure più di una, a volte pure legittima, l’hanno sprecata ma si ostinano a non volere scomparire.
Poi finalmente ho capito un po’ come funziona. E’ un po’ come quella cosa che succede nello spazio quando una stella finisce la sua esistenza nella gloria di una grande esplosione. La stella non c’è più o al massimo ne rimane un nucleo minuscolo e senza ambizioni. In compenso il suono della sua esplosione rimane lì a farsi sentire, sempre più debole, per milioni di anni a venire. Nella politica italiana avviene un po’ questo: ogni tanto arriva un partito nuovo con grandi ambizioni. L’opposizione fa sembrare ogni nuova idea infallibile e prima o poi passa al governo dove prontamente fallisce nei suoi propositi e finisce in una grande esplosione. Quindi noi italiani ci becchiamo gli strascichi cosmici negli anni a venire, sempre più deboli, ma spesso comunque fastidiosi quando si tratta di formare una giunta o un governo con partiti con le idee più chiare, buone o cattive che siano. Al momento abbiamo tre rilevanti rumori di fondo nella politica italiana: due a destra, appunto, più vecchi e spero più prossimi alla scomparsa, e uno che è finito più a sinistra, ma solo per mancanza di posto sull’altro lato. Sono convinto che se chiamassimo un bravo astronomo a controllare il decadimento dei voti su due o tre elezioni, sarebbe in grado di stimare l’entità e il momento dell’esplosione.
Chissà perché questa cosa del rumore di fondo ce l’abbiamo solo noi italiani.