Dei e supereroi

Quando io e la mia amata abbiamo deciso di riprodurci, l’abbiamo fatto con quell’incoscienza tipica di chi figli non ne ha ma ci vede una nuova esistenza fatta di tante piccole e trascurabili rinunce, a fronte di quell’enorme guadagno che è l’amore parentale, altrimenti noto come l’istinto biologico di propagare il proprio patrimonio genetico.

Poi ci sono altre questioni più individuali, tipo creare un po’ di disordine in una vita altrimenti noiosa e ripetitiva, sostituendola con una vita ancora più noiosa e ripetitiva, ma che se non altro ha l’enorme vantaggio di non darti nemmeno il tempo di pensare a quanto sia noiosa e ripetitiva.

Nel mio caso pensavo soprattutto a come avrei affrontato l’educazione culturale di un figlio all’interno di una nazione dove il concetto di cultura è subordinato alle avventure di un supereroe del passato. Per chi fosse vissuto in una caverna fino a ieri e non l’avesse capito, sto parlando di Gesù, il figlio del dio cattolico, i cui incredibili poteri e soprattutto l’innato carisma permettono ad un piccolo stato medievale e ad intere organizzazioni tentacolari di mantenersi da millenni a spese di centinaia di milioni di fan sfegatati.

Ad oggi di supereroi ce ne sono tantissimi, e me ne rendo conto soprattutto perché ho a che fare con un bambino di quattro anni. Ad incominciare dalla biancheria intima, passando per giocattoli, accessori e cibo in genere molto zuccherato, il marketing del supereroe invade la sfera dei bambini in modo selvaggio. Anche in modo sessista, a dire il vero: una femminuccia dovrà conformarsi alle principesse Disney, tutte canti, balli e matrimonio alla fine del film, mentre il maschietto sarà più avventure lontano da casa con super-armi di ogni genere.

Gesù però non è ancora arrivato. Di certo io non lo introduco. So già però che aspetta al varco: dalle sue grinfie, o meglio, dalle grinfie dei suoi vescovi non si scappa. Gesù ha una serie di superpoteri abbastanza ridicoli agli occhi di un bambino, tipo camminare sull’acqua, risvegliare i morti o trasformare l’acqua in vino. Non quella su cui ha camminato, ovviamente. Niente a che vedere con superforza, supervelocità, spade laser e tutte quelle altre cose che piacciono tanto ai bambini di ogni età. Ma Gesù ha una cosa veramente terribile che gli altri non hanno e che lo rende unico nel suo genere: si è deciso che lui è realmente esistito. Questa cosa è all’apparenza trascurabile, ma lo pone su un piano di divinità che porta con sé un’enormità di poteri minori, tipo quello che lui può parlarti in ogni momento, che ti vede in ogni momento, anche quando sei in bagno, che ti vuole bene ma che se ti comporti male è triste, piange e poi ti manda all’infermo per l’eternità. nessuno degli altri supereroi ha questi poteri, per il semplice fatto che sappiamo che non esistono, e finiscono con il film o con il fumetto. Se Darth Vader o Hulk fossero reali sono certo che troverebbero dei buoni argomenti per farsi rispettare e venerare. Ma così non è, e quindi anche un dio che non va a fondo quando cammina sull’acqua ha vita facile.

Una volta il confine tra il divino ed il supereroe era più sottile, perché gli dei ed i supereroi frequentavano il pianeta al pari degli esseri umani, e ne condividevano difetti e virtù. A seconda del gruppo divino a cui appartenevano abitavano in un posto preciso sulla terra e non erano esseri inconsistenti abitanti una sfera celeste non ben specificata. Capitava spesso, per esempio, che un dio libidinoso come lo Zeus degli antichi greci approfittasse di una distrazione della moglie per fecondare una ragazza greca, che poi spesso si trovava a gestire un bambino particolarmente impegnativo insieme alle ire della moglie tradita. Proprio per questi figli da coppie miste del passato è nato il concetto del semidio: un essere un po’ divino e un po’ no, con dei superpoteri ben precisi, che in ogni caso vive sulla terra in mezzo agli esseri umani e si rende utile in una serie di imprese memorabili. Il semidio è a tutti gli effetti un supereroe.

Da questo punto di vista anche Gesù è un semidio con forti attitudini da supereroe, dato che è nato dalla fecondazione eterologa di Maria, umana, con il seme divino di dio. L’onnipotenza di dio poteva scegliere una strada più diretta, tipo atterrare in un deserto vicino a Gerusalemme e iniziare con le prediche ed i miracoli, invece ha preferito una strada più classica che prevedeva la fecondazione di una giovane vergine. La collocazione di Gesù tra i ranghi dei supereroi buoni è per certi versi un po’ discutibile, dato che si rifiuta sistematicamente di compiere dei miracoli utili richiesti a gran voce dal suo popolo, e il più delle volte si limita a giocare con i suoi superpoteri più per quieto vivere (assecondare la Madre che vuole altro vino per gli ospiti alle nozze di Cana) o per proprio tornaconto (resuscitare un cugino, non bagnarsi i calzari). Ma d’altra parte, sebbene abbia una vocazione innata alle prediche, non tenta mai di dominare il mondo, quindi certamente non è un supereroe malvagio. Alla fine di tutto abbiamo comunque un semidio che gira per il pianeta cercando consensi e dando sfoggio occasionale dei suoi superpoteri: di fatto il solito supereroe.

Che poi, non è tanto lui, tanto tutto quello che ne viene dietro. Ci lamentiamo quando le case cinematografiche fanno troppi film di supereroi, ma questi sono solo dilettanti: non c’è nessuna nazione intitolata a Batman che percepisce regolarmente generose elargizioni dagli altri stati per il solo fatto di detenere il copyright su un personaggio morto. Qui c’è una gerarchia complessa estesa su gran parte del territorio mondiale, con lo scopo di gestire e promuovere il brand di Gesù. Altro che campagne virali, teaser e trailer: queste sono solo sciocchezze. Quanto tempo passa dall’uscita di un film con un supereroe in mutande e l’altro? Ecco, comunque troppo: la chiesa cattolica lavora a cicli settimanali. E qui non si parla nemmeno di materiale fresco: abbiamo la bibbia, best-seller dell’antichità, da cui è nato un sequel specifico su Gesù, con una serie di ulteriori spin-off dedicati agli eventi successivi o a personaggi minori. Tutte queste produzioni letterarie vengono lette settimanalmente negli edifici di culto sparsi su tutto il territorio da personale dipendente e poi commentate dagli stessi, per darne una visione più moderna e adatta alle circostanze del momento. Niente brani nuovi, ma il grande vantaggio della frequenza obbligatoria, pena l’inferno. Molti brani del vangelo sono ancora straordinariamente attuali, ma purtroppo altri estratti, soprattutto dalla bibbia, risentono un po’ dell’età e del contesto sociale e morale in cui sono stati scritti, quindi l’incaricato sceglie o di evitarli o di proporne una interpretazione più contemporanea. Altrimenti si rischia che tornino in voga alcune pratiche come quella di Lot che prima propone ai suoi concittadini di abusare in massa delle figlie a condizione che non tocchino i loro ospiti, e poi sono le figlie a prendere l’iniziativa e a fare ubriacare il padre per farsi mettere incinte, con lo scopo nobile di dargli dei figli/nipotini. E’ da quasi duemila anni che non viene scritto niente di nuovo nell’universo cristiano cattolico e molte parti risentono un po’ dell’età, e nonostante questo il suo marchio è più in voga di quello di ogni altro supereroe moderno. E questo solo perché si è deciso che Gesù esiste, e l’Uomo Ragno no.

La cosa veramente strana è che se davvero Gesù fosse un supereroe divino ed esistente, non avrebbe bisogno di tutto questo complesso apparato clericale con lo scopo è quello di tenerci aggiornati su del materiale scritto alla meglio duemila anni fa. Gesù potrebbe manifestarsi di persona ai suoi fedeli ed evitare pure tutti quei fraintendimenti che caratterizzano i nostri giorni, per esempio:

  • la fecondazione eterologa è giusta o no?
  • gli omosessuali hanno diritto ad amarsi e ad essere felici come gli altri, o devono limitarsi a far finta di esserlo per non urtare la sensibilità dei vescovi cattolici?
  • ma se scopro che un prete ha sodomizzato mio figlio in oratorio per anni, devo comunicarlo al vescovo, sapendo che è tenuto al segreto d’ufficio per ordine di papa Francesco e che quindi con ogni probabilità non farà altro che insabbiare il caso, o forse è meglio che mi comporti da cattivo cristiano denunciando il prete ai carabinieri?

Mi sa che Gesù non interviene per uno dei seguenti motivi:

  1. non è così divino come vogliono farci credere
  2. non gli interessiamo più perché siamo una causa persa
  3. è morto davvero, magari sconfitto da un dio più onnipotente di lui e più votato al libero arbitrio
  4. non è mai esistito
  5. non ci sono più ragazze cattoliche vergini

Il risultato non cambia: che Gesù sia un semidio reale o il frutto di una fantasia letteraria del passato, per come stanno le cose adesso non è diverso da Alessandro Magno, Flash Gordon o Mandrake: tutti supereroi del passato di cui si è smesso di scrivere da tempo perché non c’era più niente da dire.

So già che nessun vescovo cattolico leggerà queste parole. Ma se anche per caso lo facesse non deciderebbe certo di trovarsi un lavoro onesto solo per farmi un piacere, anche solamente per il fatto che il suo mestiere non è poi così male, e cercarne uno nuovo alla sua età che garantisca gli stessi benefit, la stessa immunità e pure la possibilità di vestirsi da pagliaccio è una impresa certamente impossibile. Credo quindi che Gesù resterà il supereroe più apprezzato al mondo ancora per un bel po’ di tempo: nessuno rinuncia ad un marchio così di successo solo perché è giusto che sia così.

D’altra parte volevo far capire quanto sia sbagliata la strategia di tutte queste case cinematografiche che si ostinano a massacrarci con tutti questi film di supereroi. Se vogliono davvero la fedeltà incondizionata dei loro fan, invece di buttarla sempre su fantasy, fantascienza e fantastico dovrebbero cambiare il registro sullo storico.

Non più

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana

ma

Su questo stesso pianeta, circa seimila anni fa

Non più storie strampalate nei fumetti o al cinema su Gotham City e Metropolis, ma un bel servizio al telegiornale che ti parla di come Batman e Superman hanno appena salvato il mondo mentre tu facevi la spesa. Cose tipo lo Strano ma vero e il Forse non tutti sanno che della Settimana Enigmistica, ma più in grande stile. Sì, la cosa ha poco senso, ma questi sono dettagli trascurabili per le persone religiose. Col tempo sono proprio queste assurdità a migliorare la fedeltà del seguace, rendendolo più impermeabile alla realtà quotidiana.

Un’idea bella e apocalittica per un film brutto e apocalittico

Uno dei drammi dell’estate per noi bresciani che non siamo andati in vacanza, oltre alle pantere vagabonde e ai regolamenti di conti tra gentiluomini, è trovare un film decente al cinema. Scorrendo l’elenco dei film proiettati nelle varie multisale speranzosamente aperte, trovo però un film che promette di essere veramente straordinario. E non può essere altrimenti, considerando l’argomento trattato: è la trasposizione hollywoodiana dell’Apocalisse dei cristiani.

apocalypse_dragonGiusto per capirci per chi non ha un passato da frequentatore di chiese, l’apocalisse di Giovanni è la parte finale del nuovo testamento, nonché la più pittoresca. E’ quella con l’anticristo, con la vergine che partorirà (di nuovo? queste vergini partoriscono continuamente, nel vangelo) ma nello spazio, ma soprattutto con l’incredibile drago con undici corna distribuite su sette teste, e con una coda che userà per spazzare un terzo delle stelle del cielo. Numerologia a piene mani, insomma.

Il Giudizio Universale di Michelangelo dopo le migliorie di Roberto Benigni nel Pap'occhio
Il Giudizio Universale di Michelangelo dopo le migliorie di Roberto Benigni nel Pap’occhio

Draghi cabalistici e vergini prolifiche a parte, la cosa veramente interessante dell’apocalisse è che ci sarà il giorno del giudizio, ovvero quel momento in cui il dio dei cristiani richiamerà tutti i suoi fedeli, vivi o morti che siano, per tirare le somme del loro operato, per vedere se hanno seguito come si deve le sue regole. Quelli che sono già morti avranno in primo luogo la grana di dover recuperare il proprio cadavere, e davvero non voglio essere nei loro panni. Presentarmi con un aspetto trascurato di fronte a dio nel giorno del giudizio non è certo il miglior biglietto da visita.

Il film sembra trattare proprio questo: l’improvvisa scomparsa di tutti i cristiani, che si limiteranno ad abbandonare i vestiti sul posto, lasciando incredulo e perplesso un gran numero di non-cristiani.

The RaptureGià, perché secondo l’apocalisse è proprio questo che accadrà: atei, agnostici e fedeli delle religioni sbagliate verranno semplicemente lasciati sul pianeta. Non verranno puniti per il loro rifiuto di aderire all’unica vera religione, semplicemente loro e la loro progenie verrà abbandonata in questa valle di lacrime. Va molto meglio a loro quindi che non ai cristiani cattivi, che invece si godranno un’eternità di fiamme infernali e via dicendo.

Non si dice cosa accadrà di preciso a tutti questi non-cristiani che rimangono sul pianeta. Credo che semplicemente non siano più interessanti ai fini divini, e quindi abbandonati a loro stessi ed alle regole della fisica. Per come la vedo io, questo era il vero spunto interessante per un film come si deve: far vedere che mondo sarebbe senza cristiani bigotti, ipocriti e arroganti ad intasare la politica, le istituzioni, gli strumenti di informazione, la morale e la vita di un pianeta. ironia della sorte, dopo anni di battaglie per una società migliore libera dalla religione, gli atei si ritroverebbero ad ottenere esattamente quello che volevano proprio per mano di quel dio in cui non credevano, e di cui comprenderebbero l’esistenza solo quando sarà troppo tardi. Da ateo che sono, magari sarei un po’ perplesso all’inizio, ma ci metterei poco ad accettare questo enorme regalo da un dio così ironico.

E come è questo film? Non lo so, non sono andato a vederlo. Mi è bastato vedere il trailer, come credo che possa bastare a chiunque. Si intitola Left Behind, che significa lasciati indietro, o abbandonati:

Veramente terribile.

Giusto per capirci:

  1. Il classico cartello catastrofista da film americano ed i vestiti del suo proprietario, ma senza lui dentro
    Il classico cartello catastrofista da film americano ed i vestiti del suo proprietario, ma senza lui dentro

    Si parla dell’apocalisse di Giovanni, e non c’è nessun drago, anticristo o trombe del giudizio. Ed è un film di Hollywood. Se devi fare un film catastrofico a basso costo, si può anche fare a meno di farlo. Ci sono un po’ di vestiti sparsi un po’ ovunque, chiaramente quelli che cristiani. Credevo fossero molti di più. Come si chiama il pilota sparito del volo di Nicholas Cage? Chris, ovviamente, grande sforzo di fantasia.

  2. La biondina di prima osserva sgomenta un nido senza neonati
    La protagonista bionda e carina osserva sgomenta un nido senza neonati

    Tutti i neonati sono scomparsi dal nido di un ospedale. Già, perché tutti i bambini appena nati sono già cristiani praticanti.

  3. E’ presente l’attore premio Oscar Nicholas Cage, come viene ricordato dal testo in sovrimpressione. Non mi ricordo con precisione dove abbia vinto l’Oscar, ma sono certo che non glielo hanno dato in anticipo quando hanno saputo che aveva accettato di recitare in questo film.
  4. Nessun ateo o pirata pastafariano che una volta capito il proprio madornale errore nella scelta della religione, decida di stappare una bottiglia e scendere in piazza a festeggiare con gli amici. Io farei così. Sarei sicuramente dispiaciuto per alcuni amici che avrei perso, chiaro, ma mi consolo pensando che alla fine è quello che hanno voluto loro, nel bene o nel male.

Siccome non è giusto solo criticare, ecco quindi la trama del mio film ideale sull’apocalisse:

  1. Si inizia come credo che inizi anche il film qui sopra: si introducono un po’ di personaggi, che saranno quelli che seguiremo durante l’apocalisse. Sicuramente non ci saranno i soliti stereotipi Hollywoodiani dell’eroe per caso da ultimo minuto, o della figlia biondina e carina. Ci metterei piuttosto un po’ di gerarchie politiche ed ecclesiastiche di varie religioni, per approfondirne la reazione di fronte al previsto imprevisto, un insegnante di religione e qualche pirata pastafariano
  2. monty-python-godSenza dilungarci troppo in preliminari noiosi, arriva la fine del mondo. Una cosa esagerata e spendacciona: i quattro cavalieri dell’apocalisse, il drago multicefalo, l’anticristo e tutto il circo divino, come richiesto dalle sacre scritture. Battaglie spaziali ben visibili in cielo a tutta l’umanità, in un tripudio di effetti speciali. In un suo racconto che ho trovato qui, Dino Buzzati ha pensato più ad una grossa mano spaziale, e già basta a gettare nel panico tutta la popolazione, credente e non, e ad inguaiare un giovane prete dalle cattive frequentazioni. Credo che ci si potrebbe ispirare più a questo che non a degli squallidissimi vestiti abbandonati. Siccome io poi sono certo che molte alte sfere della chiesa o vicine ad essa predichino bene ma razzolino male, e non sono nemmeno troppo certo che credano fino in fondo nell’esistenza del loro dio se non come ad uno strumento di manipolazione di massa, vorrei tanto vedere pure le loro di reazioni, una volta che davvero hanno la prova definitiva ed incontestabile che avevano ragione. Dedicherei poi uno spazio anche alla reazione di atei e pastafariani. Essendo che in genere sono categorie ben informate, si renderanno subito conto che l’apocalisse non è affar loro, e quindi coglieranno l’occasione per salire in un luogo elevato e a minimo rischio di catastrofi per godersi il più grande spettacolo della loro vita, offerto da un dio generoso seppur tanto disprezzato.
  3. Si sa come finisce la battaglia, la vergine partorisce ma il drago rimane a bocca asciutta. Arriva il Cristo nella veste di Antianticristo, che sconfigge l’Anticristo e risolve tutto. il bene vince, e non credo che sia una sorpresa per nessuno: sta scritto così. Come trama è conforme agli standard di Hollywood, quindi siamo a posto senza doverci inventare niente.
  4. A questo punto finisce la parte apocalittica e spettacolare ed inizia la parte più comica, ovvero la ricerca dei corpi da parte dei cristiani morti, ed insieme le preoccupazioni dei cristiani vivi chiamati al cospetto di dio. Molti di loro sono pure poco informati, magari perché a messa erano distratti, e ci sono molte perplessità sulle modalità del giudizio universale. Sicuramente c’è materiale per molti sketch piuttosto divertenti, come mettere vecchi cristiani del passato morti da secoli intenti a scavare nelle fosse dei cimiteri monumentali più famosi, alla ricerca di pezzi di loro stessi, o a contendersi le ossa di una mano. O i problemi tecnici di Giovanna d’Arco. per non parlare di tutti quei santi le cui salme sono state fatte a pezzi per riempire di reliquie non so quante chiese in giro per l’Italia. La convocazione selettiva di dio, che chiama a sé solo i credenti, potrebbe avvenire sfruttando tutti i mezzi di comunicazione: dio è dio, può tutto. Email, elenchi pubblici, SMS, giornali locali, tweet e lettere cartacee. Magari per i riottosi in cattiva fede anche alcuni stormi di angeli minacciosi, che non guastano e fanno un po’ di scena. Atei, pastafariani e credenti di altre religioni stanno a guardare divertiti. Vorrei anche cogliere l’occasione anche per mostrare le reazioni di tutti quei trogloditi che fino al giorno prima pensavano che l’unica cosa giusta da fare era di uccidere chi non credesse nel loro dio. Sicuramente si saranno resi conto di essersi sbagliati, e che di vergini in paradiso non ne vedranno nemmeno una. Ecco, credo sia giusto mostrare che non affronteranno l’apocalisse con la stessa serenità di atei e pastafariani.
  5. Finalmente tutti i cristiani morti hanno trovato il loro cadavere, ed i cristiani vivi, volenti o nolenti, sono ascesi al giudice universale. Il mondo è libero, un po’ malandato, e condannato ad un’esistenza costruita su due certezze: dio c’era, e non c’è più. Si fa la conta degli assenti tra l’entusiasmo dei presenti, e si gettano le basi di una nuova società non laica, ma dichiaratamente atea. Magari si passa anche a controllare le maggiori istituzioni per vedere che sia tutto a posto, giusto per accorgersi che le carceri ed i mezzi di informazione sono quasi completamente vuoti, mentre le università sono quasi a pieno organico. Tutte le religioni rimaste vengono di comune accordo eliminate se inutilmente restrittive, vedasi in generale quelle monoteiste, o declassate a folklore tradizionale, in caso siano divertenti e pittoresche. Ebrei ortodossi si concedono a sontuosi piatti di linguine allo scoglio, insieme ai loro nuovi amici mussulmani intenti a bere birra e a mangiare pane e salame. E con questo messaggio di pace e di speranza finisce il film.

Ecco, questo per me è un modo più serio e maturo di affrontare un tema importante e delicato come il giorno del giudizio, e certamente più fedele all’idea dell’apostolo Giovanni che non quella boiata di Left Behind. Se così deve essere, accidenti, allora vorrei proprio esserci.

Buona apocalisse a tutti, ci si vede in piazza a bere una birra insieme, se non siete stati rapiti.