Il partito che non va più bene ai cattolici

Con tutto questo alternarsi di segretari del PD ho fatto una gra confusione. Un po’ perché mi sembrano tutti uguali:

  • maschi
  • bianchi
  • più o meno tromboni
  • vecchi

Un po’ perché va sempre a finire allo stesso modo:

  • moderato entusiasmo iniziale
  • disillusione
  • sconfitta alle elezioni
  • richiesta della testa

Non si può sapere come andrà con Elly Schlein, ma certo non è né maschia, né vecchia. Un po’ trombona forse lo è, ma è comunque la nuova segretaria del PD, non possiamo aspettarci che parli come le persone tanto apprezzate negli altri partiti. E’ bianca, ma con quella genealogia caotica che si ritrova e quel cognome così teutonico non è certo un tipo canonico per chi ama il conforto della tradizione.

La cosa però che finora mi è piaciuta di più dalla sua elezione non l’ha fatta lei ma un tipo del suo partito, tale Beppe Fioroni. Si è dissociato dal trambusto delle congratulazioni di tutti e ha detto che il PD non è più un partito per cattolici, quindi ha deciso di privarlo della sua presenza. Addio onorevole Fioroni, e grazie per tutto il pesce.

In effetti il PD aveva da che è stato fondato ancora quel problema lì: essendo un partito nato dall’unione di varie anime del centrosinistra, ancora conservava un nucleo di cattolici. Era come avere dentro un pezzo dei partiti di destra a dare fastidio tutte le volte che c’era da discutere di questioni etiche che urtavano la sensibilità del vescovo di turno. Se ce ne siamo liberati forse c’è la speranza che finalmente il PD è il partito laico che aspetto da anni, ma non mi faccio troppe illusioni. Di sicuro però è emersa la solita questione che il buon cattolico vede la sua fede non come miglioria personale ma come oggetto di privilegio e di tutela, come a dire che la politica e il suo partito non devono curare gli interessi di tutti gli italiani, siano questi cattolici, atei, pastafariani o satanisti, ma specificatamente i suoi, in quando forse individuo migliore o più meritevole.

E’ lo stesso che accade quando Elly Schlein o qualunque altra persona parlano dei diritti degli omosessuali: sembra sempre che a dare loro gli stessi diritti di cui già gode il resto della popolazione devi necessariamente toglierli agli altri. Quindi il partito dei gay o dei laici non può essere anche il partito degli eterosessuali o dei cattolici. Non funziona così. Diciamo piuttosto che sono i cattolici e gli eterosessuali ad essersi abituati bene ai privilegi della vecchia politica della destra o degli infiltrati del PD. Sapere che ora c’è un politico cattolico in cerca di fortuna e di nuovi modi per discriminare chi non è cattolico fuori del PD mi dà un certo conforto. Vediamo dove va a finire e mi faccio un’idea più precisa di quale partito non dovrò mai votare.