Un paio di giorni fa a Caterpillar hanno intervistato un ministro del culto pastafariano. E’ bello quando accadono queste cose: da una parte una delle mie trasmissioni preferite sulla mia stazione radio preferita, dall’altra la mia religione preferita. Queste unioni hanno sempre qualcosa di mistico, come un rapporto amoroso tra due cari amici a cui voglio molto bene e che pensavo non si conoscessero, ma che scopro che hanno una relazione a mia insaputa. E’ successa una cosa simile circa un mese fa: Umberto Guidoni, il più celebre astrofisico e astronauta italiano, è venuto a parlare di cose nella chiesa (sconsacrata) attaccata a casa mia. Separato solo da un muro dal gabinetto di casa mia c’era una celebrità italiana, e non una celebrità effimera da televisione, ma una celebrità guadagnata sul campo della scienza, cosa rara.
Non divaghiamo e torniamo a Caterpillar e al ministro di culto pastafariano. L’evento scatenante è stato il giuramento a Pomfret Town di un nuovo membro del consilio, tale Christopher Schaffer, che in quanto pastafariano ha trovato giusto indossare uno scolapasta durante l’atto ufficiale. Nessuno ha fatto storie, ma anche questa volta c’è stata un po’ di curiosità per il gesto da parte di chi ancora non conosce le Sugose Vie del Divino Spaghetto. Tra questi i signori di Caterpillar. Che come loro solito hanno fatto appello al popolo della radio affinché qualcuno competente e magari credente si annunciasse a loro ed al popolo della radio per spiegare qualcosa di più.
E il ministro ha chiamato. Tale Adriano Ronco, gestore di un rifugio a Erto, credo sulle dolomiti friulane. Il ministro è stato molto ben preparato. Ha risposto alle domande e spiegato correttamente vari dettagli sulla Vera Religione, soffermandosi su alcune questioni importanti, come il fatto che tutti siamo Pastafariani, anche quelli che ancora non lo sanno, e che il pastafarianesimo è una religione che se per certi versi è di scarsa moralità, è altresì una delle più rispettose delle altre, come chiede che sia lo stesso Flying Spaghetti Monster nel suo primo condimento e come derivato dal fatto che non ha mai fatto nessuna crociata. Si è usata l’espressione Prodigioso Spaghetto Volante, che noi hastalapastafariani non amiamo particolarmente e che reputiamo sia solo il frutto di un imbarazzante traduzione editoriale, ma credo che sia il meno. In conclusione di tutto, mi è anche venuta voglia di visitare tale rifugio dove lavora il nostro fratello pastafariano, ma dopo una breve indagine virtuale sembra che nella zona di Erto ci sia più di un rifugio, e non vorrei trovarmi a vagare per giorni a casaccio per le dolomiti friulane, notoriamente molto piovose. Anche se si sa che l’altitudine, lo sfrozo fisico e l’isolamento facilita sempre il contatto col Divino, ed ogni esperienza montana rafforza le proprie convinzioni religiose.
Per chi si fosse perso la trasmissione, c’è sempre il podcast. Per quelli che sono in ritardo e non lo trovano più, l’ho scaricato io per loro. Eccolo qui. PEr chi è poi così pigro che non vuole sentirsi una serie di chiacchiere facete su altri argomenti meno interessanti, sappia che l’argomento Pastafarianesimo inizia a 15 e 42 dall’inizio.