Bevi la Coca Cola, che ti fa bene! Per forza ti fa bene: è ricchissima di energie! Pensate, da una fonte ufficiale come può essere il retro di una lattina da 33, scopro che fornisce addirittura il 38% del fabbisogno energetico giornaliero! Praticamente se dopo aver aperto una lattina di Coca Cola intendo anche bermela tutta, posso fare a meno direttamente di mangiare, perché ho già abbastanza energie per arrivare al pasto successivo.
Certo, se si segue una dieta di soli zuccheri semplici senza il benché minimo apporto di quelle altre cose che sono le proteine, i grassi, i sali minerali, le fibre alimentari o le vitamine ci sono un po’ di effetti collaterali sul nostro organismo, ma non voglio star qui a descriverli. Qualcuno addirittura si è preso la briga di misurare e di riportare dettagliatamente quello che accade dentro al nostro corpo quando si beve una Coca Cola. Sono tutte cose un po’ particolari e alcune anche decisamente divertenti, in particolare quelle che causano un’occulta dipendenza. Leggete tutto, se vi va, io non voglio essere noioso a ripetermi.
Devo però fare una precisazione: per certi versi la Coca Cola può apparire come eccessivamente energetica o addirittura dannosa per noi pigri uomini e donne moderni, dato che ormai siamo poco avvezzi a consumare ingenti quantità di energie arrampicandosi sul sartiame di un’imbarcazione, assaltando all’arma bianca città della costa o praticando altre salubri attività all’aria aperta. Al giorno d’oggi anche la pirateria viene praticata seduti davanti ad un computer e di energie se ne consumano molte di meno. Da qui l’evidente proposta dell’azienda di bibite gassate: condividi la tua Coca Cola con qualcuno!
Condividila con un diabetico, per esempio:
O anche con un obeso:
O, meglio ancora, con il tuo peggior nemico:
Per conto mio, dato che per quanto possibile cerco di evitare di rientrare in queste categorie sociali, mi asterrò completamente dal consumare Coca Cola. Anche perché la mia ferrea dieta pastafariana a base di birra e pasta un po’ me lo impedisce.
Sia chiaro che le immagini qui sopra sono elaborate al computer, e che tali versioni non sono al momento disponibili in commercio, e per quello che mi è dato di sapere non esistono proprio. Forse lo saranno più avanti, quando le stesse regole esistenti per i prodotti dell’industria del tabacco verranno applicate anche a quella delle bevande zuccherine, ma per adesso non se ne fe niente. Scrivo questo prima che i legali della multinazionale della citata bevanda analcolica, che ha risorse economiche più elevate delle mie, possa averne a male e decida di investire parte di queste risorse in un tribunale contro di me.